Crowdfunding: un’opportunità per degli enti del Terzo Settore

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Che cos’è il crowdfunding? Come un ente del Terzo settore può trarne vantaggio per le proprie attività?

 

Lo abbiamo chiesto a Greta Osenigo, Fundraiser, consulente e formatrice per il Terzo Settore.

Greta collabora con diversi enti non profit in qualità di consulente e formatrice nell’ambito della raccolta fondi e della promozione pratica e della cultura del dono.

Sarà la docente del nostro corso Tecniche di crowdfunding in avvio, online, il 22 ottobre 2024.

 

 

Greta quando si parla di crowdfunding che cosa intendiamo?

Il crowdfunding è una forma di raccolta fondi collettiva, realizzata principalmente online, dove persone e organizzazioni possono sostenere un progetto contribuendo con piccole o grandi somme di denaro. Il termine deriva dall’unione di due parole inglesi: “crowd“, ovvero folla, e “funding“, finanziamento.
Questo metodo ha preso piede negli ultimi anni grazie alla diffusione delle piattaforme digitali, che permettono di connettere direttamente chi propone un progetto con potenziali sostenitori anche se la sua origine è ben più antica.

Ci spieghi la differenza tra fundraising e crowdfunding?

È bene non confondere i due termini. Mentre il fundraising indica qualsiasi attività di raccolta fondi, spesso legata a donazioni continuative o a una relazione a lungo termine con i donatori, il crowdfunding è di solito mirato a finanziare un progetto specifico in un periodo di tempo limitato.
Inoltre, il crowdfunding spesso sfrutta il potere dei social media e delle reti digitali per diffondere il messaggio e attrarre un numero ampio e variegato di sostenitori.

Perché il crowdfunding è utile per gli Enti del Terzo Settore?

Gli enti del Terzo Settore possono trarre numerosi vantaggi dall’uso del crowdfunding, specialmente in un contesto dove la diversificazione delle risorse è cruciale. Vediamo perché:

1. Diffusione della cultura del dono
Uno dei principali benefici del crowdfunding è la possibilità di avvicinare un numero crescente di persone alla pratica del dono. L’idea è che ogni piccolo gesto può fare la differenza, creando un senso di comunità e appartenenza intorno al progetto. Questo promuove la consapevolezza del valore del dono e del contributo collettivo.

2. Diversificazione delle fonti di finanziamento
Affidarsi esclusivamente a sovvenzioni pubbliche o a grandi donazioni può essere rischioso. Il crowdfunding offre un’opportunità unica per ampliare la base dei donatori, creando una rete di sostenitori che potrebbe contribuire anche in futuro. Questo approccio garantisce una maggiore stabilità economica per l’ente.

3. Strumento di comunicazione potente
Ogni campagna di crowdfunding è anche una strategia di comunicazione. Raccontare la storia dell’ente e dei suoi progetti attraverso testi, immagini e video permette di coinvolgere emotivamente il pubblico. I social media, in particolare, svolgono un ruolo chiave nel diffondere il messaggio, permettendo di raggiungere nuove persone e ampliare la rete di sostenitori.

Conclusioni

Il crowdfunding rappresenta per gli enti del Terzo Settore un’opportunità non solo di raccolta fondi, ma anche di promozione culturale e rafforzamento del legame con la comunità. Con il giusto approccio, questa strategia può aiutarti a diversificare le tue fonti di entrata e a rendere la tua organizzazione più sostenibile nel lungo termine.

Se il tuo ente del Terzo Settore sta cercando un modo innovativo per finanziare corsi, progetti o iniziative sociali, il crowdfunding potrebbe essere la soluzione perfetta. Inizia oggi a pianificare la tua campagna e scopri come il potere della collettività può fare la differenza per il tuo futuro.

Se sei interessato/a a saperne di più sul corso TECNICHE DI CROWDFUNDING? Le iscrizioni sono aperte!

La parola ai nostri ex allievi:

Abbiamo chiesto a chi ha frequentato la prima edizione del corso Tecniche di crowdfunding  di raccontarci la loro esperienza e come hanno tradotto la teoria in pratica attraverso la realizzazione/potenziamento dei loro progetti.

Francesca

“Il corso per me è stato super utile per chiarire tutti gli aspetti del crowdfunding, in particolare del donation e del reward ai quali ero particolarmente interessata. Molto utili le indicazioni delle singole fasi, gli strumenti per gestirle e come gestire il progetto nel suo insieme. Quanto appreso al corso mi sta tornando utilissimo per un progetto che sto scrivendo per la realtà per la quale lavoro e che dovrebbe essere lanciato, se tutto ok, alla fine di novembre di quest’anno”

Francesca è Board Member e Communication Management presso Ecothema soc. coop. soc

Anna

“ll mio progetto, relizzazione di attività veliche per persone in condizione di fragilità, era attivo prima del corso di crowdfunding ma la competenza acquisita più utile in assoluto è stata la capacità di guardare al progetto in un’ottica di economia civile; pensare al progetto come al modo di soddisfare un’esigenza condivisa è stato molto utile per riuscire a raccontarlo meglio e quindi a raccogliere consensi, ma è servito anche a rivedere quegli aspetti che maggiormente coinvolgono gli stakeholders. Dal corso ho imparato a non rivolgermi a loro solo per uno specifico task ma a costruire insieme un percorso. A seguito del corso da giugno 2024 la prima fase del progetto è diventata operativa. Ad ottobre partiremo con la seconda fase (lo studio clinico per la definizione di linee guida per la disabilità nella vela) partirà ad ottobre La terza parte (equipaggio misto disabilità e normodotati) partirà la prossima stagione”

Anna è Fundraiser presso Velisti dell’anima Asd

Sara

Sono una persona dinamica con molta voglia di mettersi in gioco ed imparare più cose possibili. Dal 2018 sto portando avanti il mio progetto de L’Anima dei Colori nel quale le mie illustrazioni digitali vengono inserite in articoli rientranti in categorie come cartoleria, tessuti, stampe su tela.
Ho scelto di iscrivermi al corso per realizzare una campagna di crowdfunding per un progetto che si è concretizzerà al più presto! Ho acquisito competenze fondamentali come la pianificazione di una campagna efficace, la creazione di contenuti coinvolgenti e la gestione delle risorse. Anche il lavoro in team è stato importantissimo e mi ha permesso di conoscere persone straordinarie

Sara è una libera professionista nel settore della grafica e illustrazione

Maria Caterina

Attraverso il corso ho avuto una visione più ampia di come sia davvero possibile finanziare attività meritevoli tali da dare un reale contributo sociale e come farlo sia da promotore che da finanziatore. Aderisco a diversi progetti in particolare in qualità di finanziatore e la partecipazione al corso mi ha permesso di conoscere virtuose proposte locali. Il corso Tecniche di crowdfunding è stato per me motore personale per avviare studi più approfonditi sul terzo settore e su come orientare la mia attività professione in questa direzione.

Maria Caterina si occupa di finanziare progetti locali ed è volontaria presso diverse realtà del territorio regionale

Il corso, rivolto a occupati e disoccupati, rientra nel Catalogo professionalizzante PiAzZA – GOL; per parteciparvi è necessario avere la residenza o il domicilio in Friuli Venezia Giulia.

 


Le attività sono cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo Plus FSE+ 2021/2027 dell’Unione Europea nell’ambito del Programma Piano di Azione Zonale per l’Apprendimento (PiAzZA) della Regione autonoma Friuli Venezia giulia e dal fondo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Misura 5, Componente 1, Riforma 1.1, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU, nell’ambito del Programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL) della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.